Alfezzi Pietro di
Giovanni.
Nato a Predappio il 29 giugno 1904, residente a Forlì, coniugato e
padre di un figlio. Riconosciuto partigiano dell'8 brigata con ciclo operativo
dall'11 febbraio al 5 settembre 1944. Impegnato nel servizio logistico dell'8a brigata
Garibaldi, per la raccolta e l'invio di armi e materiali, fu scoperto e
arrestato il 7 luglio 1944. Non si conoscono il luogo della detenzione e il
trattamento riservatogli. Il 5 settembre 1944 veniva fucilato al Campo
d'aviazione di Forlì assieme ad altre 29 persone.
Bandi Carmela di
Battista
Nata a Predappio il 23 ottobre 1881 e
residente a Russi (RA) – Casalinga
Riconosciuta partigiana della 28a Brigata Garibaldi
“Mario Gordini” con ciclo operativo dal 2 luglio 1944 al 14 novembre 1944. Si presentò volontaria per una rappresaglia
in sostituzione del figlio. Veniva fucilata sotto il ponte San Michele di
Ravenna.
Bertaccini
Giuseppe fu Giovanni.
Nato a Civitella di Romagna il 31 luglio 1887, residente a
Porcentico, Comune di Predappio, coniugato e padre di cinque figli.
Riconosciuto partigiano della 8a Brigata con ciclo operativo dal 10
gennaio 1944 al 23 agosto 1944. Il 17 agosto una ventina di armati, militi e
tedeschi, dopo aver circondato l'abitazione a Porcentico, lo trassero in
arresto e lo picchiarono assieme al fratello Angelo affinché rivelassero quanto
era di loro conoscenza. Tradotto e imprigionato a Civitella assieme a una
trentina di persone, il 23 agosto venne prelevato con altri cinque e fucilato
in San Filippo, sulla strada per Collina alla periferia di Civitella.
Bravetti Primo di Alvaro
Nato a Predappio il 13 agosto 1921 ed ivi residente – Bracciante
agricolo.
Riconosciuto partigiano della’8a Brigata Garibaldi con ciclo operativo dal 16 dicembre 1943
al 1 novembre 1944.
Caduto in combattimento a Fiumana frazione di Predappio.
Casadei Onorio di
Amedeo.
Nato a Predappio il 16 marzo 1923, residente a Forlì, frazione di
Branzolino, mezzadro, primo di tre fratelli, celibe.Riconosciuto partigiano
della 29a Brigata GAP con ciclo operativo dal 10 gennaio al 30 novembre
1944. Arrestato il 1 settembre 1944, fu incarcerato a Forlì e poi deportato in
Germania. Risulta morto a Bruex il 16 gennaio 1945.
Galeotti Primo Di Mario Ottavio.
Nato
a Mortano il 24 febbraio 1895, residente a Porcentico, colono, coniugato e padre
di quattro figli. Riconosciuto partigiano dell'8a brigata con ciclo
operativo dal 1 gennaio al 23 agosto 1944.
Il
17 agosto una ventina di armati, militi e tedeschi, dopo aver circondato
l'abitazione, a Porcentico, lo trassero in arresto e lo picchiarono affinché
rivelasse la presenza e il recapito degli altri partigiani. Tradotto a
Civitella assieme ad una trentina di persone, il 23 agosto venne prelevato con
altri cinque e fucilato in San Filippo, sulla strada per Collina alla periferia
di Civitella.
Landi Pietro di
Alfredo.
Nato a Civitella il 23 gennaio 1922, residente a Fiumana di
Predappio, operaio, primo di cinque figli, celibe. Riconosciuto partigiano
dell'8a Brigata con ciclo operativo dal 1 febbraio al 7 aprile 1944.
La mattina del 7 aprile 1944 morì durante la battaglia di Calanco
nei pressi di Fragheto
Mercatali
Ariodante di Domenico.
Nato a Predappio l'11 febbraio 1927, ivi residente in frazione
Fiumana, manovale, secondo di cinque figli, celibe. Riconosciuto partigiano
dell'8a Brigata con ciclo operativo dall'8 settembre 1943 al 24 aprile 1944.
Partigiano dell'8a, catturato,
tradotto alle carceri di Forlì, veniva poi condotto ad Alessandria e fucilato
il 24 aprile 1945.
Palareti
Aldo di Augusto.
Nato a Predappio il 28 aprile 1909, residente a Galeata, sarto,
coniugato e padre di un figlio. Riconosciuto partigiano dell'8a Brigata con
ciclo operativo dal 10 settembre 1943 al 23 aprile 1944.
La sua abitazione era punto di riferimento per i materiali, le
armi e gli uomini che dovevano raggiungere la brigata partigiana in via di
organizzazione.
Nel febbraio 1944, dopo l'assalto alla locale caserma della GNR,
gli fu impossibile continuare l'attività a Galeata e raggiunse la brigata.
Portatosi verso Galeata per sfuggire al Grande rastrellamento d'aprile, venne
catturato alle ore 2 del 23 aprile 1944, assieme a Libero Balzani, Luigi
Bandini e Bruno Patrignani, in località Rio Secco.
Dopo sevizie, fu fucilato nella stessa mattinata presso la
cosiddetta "fabbrica delle ginestre" senza alcun processo -nemmeno
sommario- incolpato della morte dello squadrista Secondo Ghetti.
Medaglia d'argento al VM.
Piazza Antonio di Giovanni.
Nato a Predappio il 27 marzo 1923, residente a Forlì in frazione
S. Martino in S., quinto di undici fratelli.Riconosciuto partigiano della 29a
Brigata GAP con ciclo operativo dal 11 gennaio al 29 maggio 1944.
Ferito il 25 maggio 1944, decedeva all'ospedale di Dovadola il 29
maggio.
Scala
Antonio di Giovanni.
nato a Bagno di Romagna. il 20 gennaio 1927, residente a
Predappio, frazione di Porcentico, colono, secondo di nove figli.
Riconosciuto partigiano dell'8a Brigata con ciclo operativo dal 15 marzo al 23 agosto.
Residente a Porcentico, il 17 agosto una ventina di armati, militi
e tedeschi, dopo aver circondato l'abitazione, lo trassero in arresto assieme
al padre Giovanni e al fratello Francesco. Tradotti a Civitella assieme ad
altre trenta persone. Il 23 agosto venne prelevato con altri cinque, tra i
quali il padre e il fratello, e fucilato in San Filippo, sulla strada per Collina
alla periferia di Civitella.
Scala
Francesco di Giovanni.
Nato a Bagno di Romagna il 12 marzo 1929, residente a Predappio in
frazione Porcentico, colono, terzo di nove figli, celibe. Riconosciuto
partigiano dell'8a Brigata con ciclo r operativo dal 15 febbraio al 23 agosto
1944.Il 17 agosto una ventina di armati, militi e tedeschi, dopo aver
circondato la sua abitazione sita in Porcentico, lo trassero in arresto assieme
al padre Giovanni e al fratello Antonio. Tradotti a Civitella assieme ad altre
trenta persone. Il 23 agosto venne prelevato con altri cinque, tra i quali il
padre e il fratello, e fucilato in San Filippo, sulla strada per Collina alla
periferia di Civitella.
Scala
Giovanni fu Angelo.
Nato a Bagno di Romagna il 26 agosto 1888, residente a Predappio
frazione di Porcentico, colono, coniugato e padre di nove figli.
Riconosciuto partigiano dell'8a Brigata con ciclo operativo dal 1 gennaio al 23 agosto
1944.Il 17 agosto una ventina di armati, militi e tedeschi, dopo aver
circondato l'abitazione, lo trassero in arresto assieme ai figli Antonio e
Francesco e altri trenta abitanti di Porcentico, padri e parenti di partigiani.
Portati a Civitella furono rinchiuse nelle locali carceri. Il 23 agosto venne
prelevato coi due figli e fucilato in San Filippo, sulla strada per Collina
alla periferia di Civitella.
Valentini
Carlo fu Luigi.
Nato a Santa Sofia il 14 ottobre 1882, residente in Predappio in
frazione Porcentico, colono, coniugato e padre di quattro figli.
Riconosciuto partigiano dell'8a Brigata con ciclo operativo dal 1 gennaio al 23 agosto
1944.Il 17 agosto una ventina di armati, militi e tedeschi, svolsero un
rastrellamento contro l'abitato di Porcentico incendiando alcune case e
maltrattando gli abitanti. Arrestato con altre trenta persone, padri e parenti
di partigiani, fu condotto a Civitella. Il 23 agosto venne prelevato con altri
cinque, Scala Giovanni con i figli Antonio e Francesco, Giuseppe Bertuccina,
Primo Galeotti, e fucilato in San Filippo, alla periferia di Civitella.
Altri predappiesi morti in guerra dopo l’8
settembre.
Non riportati nel monumento collocato nel parco della Residenza
Comunale: Balzani Ruffillo, anni 45
di Predappio. Bartoli Duilio, anni
19 di San Savino. Milanesi Giovanni,
anni 21 di Santa Marina. Limoncelli
Nello, anni 22 di Fiumana. Versari
Sergio, anni 22 di Santa Marina
Nella lapide posta nelle scuole di Fiumana
troviamo anche il nome di Tassi Rag.
Giovanni. Padre Vittorino ricorda la signora Vittoria Mengozzi e il Rag.
Benizzi Versari, ma ve ne furono altre.
Questi elenchi non esauriscono le vittime di guerra:
andrebbero innanzitutto aggiunti i soldati morti al fronte o in prigionia,
qualche altra vittima dei bombardamenti e delle mine, di cui non abbiamo
trovato gli elenchi.
ANTIFASCISTI
E PERSEGUITATI POLITICI
DI
PREDAPPIO NEL VENTENNIO
Tratto dai libri dell'ANPPIA
(Associazione Nazionale Perseguitati politici Italiani Antifascisti): “I
Sovversivi Antifascisti e perseguitati politici in Provincia di Forlì 1926 – 1943” di Luciano Casali e
Vladimiro Flamigni e “La provincia del duce contro il fascismo” di Berto
Alberti (Battaglia) e Luigi Zanchini.
Predappiesi condannati dal
Tribunale speciale del regime fascista.
Bartoli
Quinto, nato a Predappio
il 19 ottobre 1906, bracciante. Residente a Predappio.
Arrestato il 22 novembre 1930 con altri 140 facenti parte di
un’organizzazione comunista operante in Romagna. Deferito al Tribunale speciale
il 16 febbraio 1931 fu condannato a tre anni di carcere per appartenenza alla
cellula diretta da Domenico Venturelli e composta da Natale Valla, Giovanni
Malpezzi, Ermenegildo Fagnocchi per avere diffuso stampa e inalberato bandiere
rosse. L'11 novembre 1932,
in occasione dell’amnistia per il decennale della marcia
su Roma, fu liberato dal penitenziario di Firenze e sottoposto a vigilanza.
Guardigli
Alfredo, nato a Predappio
l’11 giugno 1910, maniscalco. Residente a Predappio.
Arrestato il 1° dicembre 1930 per appartenenza all’organizzazione
comunista, fu deferito al Tribunale speciale unitamente a 140 comunisti
romagnoli. Il 2 maggio 1931 fu condannato ad un anno di carcere (che trascorse
a Regina Coeli di Roma), perché collaboratore del capo settore Alfredo Samorì nella
diffusione della stampa e nella raccolta fondi per il Soccorso Rosso. Liberato
alla fine della pena il 30 novembre 1931, fu sottoposto a vigilanza.
Boattini
Domenico, nato a
Predappio il 6 gennaio 1862, invalido. Residente a Predappio
Militante socialista fin da prima della “grande guerra” subì le
persecuzioni fasciste. L’8 aprile 1938 fu arrestato per discorsi antifascisti e
il 2 maggio condannato a cinque anni di confino ad Amendolara (Cs) commutati in
ammonizione il 6 giugno 1939
in considerazione della cattive condizioni di salute.