(Tratto dal libro La foja de farfaraz. Predappio: cronache di una comunità viva e solidale Che sara presentato a Predappio Alta il 9 febbraio ore 21,00 presso la Cà de Sanzues)
Al lavoro nella miniera
Stabilimento per la lavorazione dello Zolfo di Predappio
A Predappio
fino agli anni trenta del ventesimo secolo non vi fu un'attività industriale
degna di nota: l’unica eccezione è rappresentata delle miniere di zolfo. Esse
furono utilizzate nell’epoca napoleonica perché c’era una forte richiesta di
questo minerale per la preparazione della polvere da sparo e le ricche miniere
siciliane ancora in mano ai Borboni erano precluse. In seguito ci fu una stasi
perché con la caduta di Napoleone lo zolfo romagnolo non poteva reggere alla
concorrenza siciliana. Nella seconda metà del XIX, con l’aumento della
richiesta da parte della nascente industria chimica, lo zolfo romagnolo tornò
ad essere vantaggioso ed aprirono molte miniere. Il centro di questa industria
mineraria fu la zona cesenate del Borello, ma anche a Predappio riaprirono le zolfatare,
anche se queste rimasero abbastanza marginali.
Nel Cesenate
l’industria dell’estrazione dello zolfo raggiunse ampie dimensioni, finoad
occupare migliaia di lavoratori. Le condizioni di lavoro erano tremende ed a
queste bisognava aggiungere quelle sociali ed abitative: alcuni paesi erano
cresciuti in fretta e mancavano alloggi ed infrastrutture. Si creò un forte
movimento sociale di protesta fin dall’inizio degli anni settanta del XIX
secolo: scioperi, scontri (talvolta armati), rastrellamenti in grande stile
operati dai carabinieri con l’aiuto dell’esercito. Non abbiamo tuttavia trovato
documenti ed informazioni circa un possibile riflesso di questi moti sui
minatori predappiesi e ciò può essere dovuto a negligenza dei ricercatori
storici e commentatori, per i quali Predappio è importante solo perché vi è
nato Mussolini. Si può anche ipotizzare che, in effetti, rapporti coi minatori
del cesenate non ve ne furono, in quanto per tutto l’800 il movimento operaio
dei minatori romagnoli era egemonizzato dalle idee repubblicane e a Predappio
il movimento repubblicano non ebbe mai un ruolo significativo; lo ebbe a
Fiumana, ma per l’influenza forlivese e peraltro a Fiumana miniere non ve ne
erano. Le miniere, dopo essere passate in proprietà all’ANIC, furono chiuse
definitivamente nel 1950. Dal 1981 le gallerie poste sopra Predappio Alta sono
utilizzate per allestire un suggestivo presepe visitato ogni anno da migliaia
di turisti. (Altre informazioni sono reperibili sul sito della Pro loco di Predappio Alta)
Tutti gli anni la PRO-LOCO di Predappio Alta (la Prè) organizza e gestisce un suggestivo Presepe all' interno della galleria che si consiglia di vedere
Laghetto di acqua solfurea all'interno delle gallerie
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