giovedì 19 novembre 2015

RICORDO DI OTELLO (Villaneta)



IL PADRE DI VILLANETA
( Il mio ricordo di OTELLO pubblicato un un opuscolo in ricordo)



Oggi per me è una giornata piuttosto triste: torno a casa e questa sera c’è una festa. Abbiamo già preparato un cartellone dove c’è scritto: ”CIAO VILLANETA” e dove volevamo aggiungere un “Gavelli Addio”, ma ci siamo limitati a un “GAVELLI A PRESTO”.

(Scritto nel diario di Villaneta da una studentessa al termine di un “Centro estivo” 19/07/1979)


Chi ormai è giunto ad un'età avanzata nella propria vita ha incontrato numerose persone, molte di loro sono scomparse nell'oblio, altre sono diventate fugaci e vaghe ombre nei ricordi, alcune invece si sono radicate nella tua memoria sino a divenire parte del tuo essere, per cui non ti abbandoneranno mai. Quello che sei diventato oggi dipende anche dal fatto di averle conosciute. Otello Gavelli è questo per me.
Otello era una forza della natura umana. Il suo ricordo talvolta sconfina nel mito, tanto che su di lui si raccontano aneddoti che non si sa più quanto siano reali e quanto arricchiti dalla fantasia.
Il tono è sempre confidenziale, spesso anche scherzoso, specialmente per quanto riguardava le sue capacità culinarie di cui si dilettava a Villaneta, ma sempre il giudizio è improntato da grande rispetto ed affetto.
Villaneta, sita nel bel mezzo della foresta di Campigna, fu per 37 anni, pur fra alti e bassi, una struttura ove si praticava un turismo sociale improntato sul principio dell'autogestione solidale, perché così Gavelli la volle e vi si impegnò fino allo spasimo.
Otello era un “motore”, non solo per il totale impegno personale. Ma perché aveva una straordinaria capacità di coinvolgimento: se c'era lui non potevi tirarti indietro, partecipavi, davi una mano. Certo un po' confusionario lo era, tuttavia a lui riuscivano operazioni che a noi parevano impossibili.
Fu quella l'epoca “eroica” di Villaneta, in molti trascinati da Otello si impegnarono volontariamente per ristrutturarla e gestirla: non solo un “altro” mondo pareva possibile, ma, nel nostro piccolo, ci sentivamo protagonisti della sua concreta realizzazione.
Successivamente ho collaborato con Otello nell'attività della Sezione A. Carini del Partito, ma per me Otello fondamentalmente è rimasto sinonimo di Villaneta.

Palmiro Capacci

DAL DIARIO DI VILLANETA

SABATO 25/06/1977

Cristoforo Colombo alla vista della indie (AMERICHE), deve aver detto TERRA! TERRA! Con quasi la stessa gioia abbiamo accolto l’arrivo della luce di Villaneta.

Un’altra battaglia di Villaneta è stata vinta. E’ stata una conquista che è costata molta fatica e che è durata dal novembre dell’anno scorso, naturalmente con una sosta forzata invernale.

Il mio pensiero, va in questo momento,a tutti coloro che hanno dato un contributo per la realizzazione di opera che rimarrà  come data storica nella vicenda di Villaneta.

Voglio qui ricordare coloro che in modo particolare si sono prodigati che la luce arrivasse qua. Ricci libero che nell’ultima e decisiva fase è stato proprio insostituibile e  valido collaboratore. Certo che un pensiero grato va ai compagni dell’Enel Cappelli, Spazzoli e Franco che sono stati che sono stati gli ideatori di questo capolavoro di capacità elettrica ...
Voglio qui ricordare i compagni Ricci Giuseppe, Pizzi,Casadio, Casadei, Alvaro (?).Melli (?), fabbri, Luis, Nello.
I compagni di Galeata Zinoli, Amadei, Gino S., Vignatelli, Silvagni, Guardigli e i compagni dell’Enel di (....). Qualcheduno in questo momento non mi passerà certamente per la mente e chiedo scusa se non lo citerò, ma la gioia, l’emozione e la stanchezza mi hanno annebbiato la mente.
La luce ha inizio col primo turno dei ragazzi organizzato con Galeata e Santa Sofia. La coincidenza è un buon auspicio ... lo spero veramente.
Il mio impegno in questo momento di Felicità estrema va ai lavori che sono ancora da fare e non sono pochi. Basta pensare alla strada, alla sistemazione dell’altra casa e sopratutto alla gestione di Villaneta che deve essere sempre di più un centro di vita (parola non interpretata...) in cui l’autogestione e la partecipazione (parola non interpretata...) con la modicità della spesa devono essere gli elementi caratterizzanti.
So di poter dare ancora un contributo di forze di idee e di energie alla gestione di Villaneta perché sia sempre di più le esigenze dei giovani e delle famiglie che vogliono trascorrere ore di vera pace e serenità in questo incantevole sito. Bisogna che forze giovani vengano avanti e siano coinvolte nella realizzazione dei  i ragazzi sono andati a dormire, godo questi attimi ammirando pienamente soddisfatto la luce che illumina la sala da pranzo e mi sembra (parola non interpretata.....)
Altri sogni dovranno diventare realtà programmi ambiziosi che mi albergano nella mente.




 

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