martedì 11 ottobre 2016

Cenni storici sulla nuova Rocca delle caminate, con foto


La Rocca delle Caminate .
 La rocca rifatta




Dal libro: La Foja de Farfaraz. Predappio: cronache di una comunità viva e solidale.




La Rocca delle Caminate – La rocca rifatta
( ... )

Negli anni fra il 1924 e il 1927, la rocca fu oggetto di un radicale restauro, o per meglio dire di una ricostruzione che tenne poco conto delle caratteristiche storiche del manufatto. I lavori furono finanziati con una sottoscrizione “volontaria” indetta fra i cittadini della Romagna e con prelievi forzosi dalle buste paga, (1) su iniziativa della Federazione Fascista di Forlì, per poi essere donata a Benito Mussolini che la elesse sua residenza estiva. Sulla torre, riedificata, fu installato un faro che emetteva un fascio di luce tricolore con una potenza che lo rendeva visibile ad oltre 60 km di distanza. Nel complesso della Rocca fu inoltre costruita una caserma militare per il corpo di guardia.

Il 27 settembre 1943, a Rocca delle Caminate si tenne la prima riunione del Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale Italiana. Durante la Repubblica Sociale il complesso della Rocca fu luogo di tremende torture inflitte a partigiani e civili sospettati di sostenere la Resistenza. In quelle circostanze perse la vita il comandante partigiano Antonio Carini (detto Orsi), ucciso il 13 marzo 1944 dopo essere stato lungamente torturato. Il corpo fu gettato nel fiume Bidente dal Ponte dei Veneziani a Meldola.

Alla Rocca fu imprigionata e torturata anche Irma Collinelli, di Galeata e cittadina di Predappio dal 1945 quando andò in sposa a Giuseppe Ferlini sindaco della Liberazione.

Nell’immediato dopoguerra la Rocca fu sequestrata ed incamerata dallo Stato, ma col mutare del clima politico fu poi restituita nel 1952 a Rachele Guidi alla quale il marito, nell’anteguerra, aveva stipulato un atto di vendita per un “prezzo quasi simbolico”. Nel 1962, quando era ormai inutilizzata da quasi 20 anni e stava per essere sottoposta al vincolo delle Belle Arti, lo Stato la ricomprò tramite l’Ente Nazionale per la Maternità e Infanzia, per la cifra allora consistente di 45 milioni di lire. Nel 1971 fu acquistato per 48 milioni di lire dall’amministrazione Provinciale.


NOTA(1): per i contadini, che non avevano busta paga, li si aspettava ai mercati dei paesi e lì indotti a sottoscrivere, mia madre ricordava quando il Nonno Muratti, fiero socialista, tornò a casa “smadonnando” perché fu costretto a sottoscrivere per la Rocca. La natura forzosa della sottoscrizione la si può desumere anche dal Popolo di Romagna, organo della Federazione Provinciale del Fascio, il giornale sponsorizza una serie di sottoscrizioni per case e monumenti al fascio, ma non quella della Rocca delle Caminate, perché sa che essendo obbligatoria non è necessario convincere i cittadini.




                                       Rocca delle Caminate anni '30 Mussolini in paseggiata

                                  Rocca della Caminate: Basta con la guerra del Duce 18 aprile 1943

                                    Cambio della guarda alla Rocca del Battaglione M. - 1943




 Militi del Battaglione M alla Rocca delle Caminate

LA ROCCA DELLE CAMINATE LUOGO DI TORTURE
"Testimonianza di una signora di Predappio Pubblicata nel Libro La Foja de Farfaraz ..." 


Sapevamo quello che succedeva, sì lo sapevamo ce lo dicevano i vicini (quelli che abitavano vicino alla Rocca). Si sentivano degli urli … perché facevano le torture e si sentivano dal di fuori, gli urli. Io ho lavorato alla Rocca delle Caminate, te lo dico perché io ci ho lavorato con la Forestale … e una volta sono andata col custode a vedere il faro … io volevo vedere il faro, e lui mi disse: “Un giorno che siete libera” - perché io accudivo il giardino -“ che siete nel giardino venite su con me che andiamo a vedere il faro.” e sono andata su, quando ho girato, che c’è una scala che svolta per andare al faro, c’era una finestra e io vedevo un salotto con tutti i cuscini dentro e lui mi disse: “La mia signora …” - ed era un fascista anche lui! – “quello che si vede lì, io spero solo in Dio che sia la fine, se no non ce la faccio più...”. Ecco! Ed era un fascista eh! Solo che si vede che era un fascista un po’ cosciente … e che vedeva delle cose che non si possono ingoiare.


 Rocca delle Caminate - Le celle dei prigionieri. 1943 -44
 Foto segnaletica della polizia fascista di Antonio Carini,
 catalogato come pericoloso sovversivo comunista
 Antonio Carini volontario in Spagna

 Partigiani di Galeata: Irma Collinelli è al centro col libro
 La lapide che ricorda il martirio all' ingresso della Rocca
(E' relativamente nuova perchè la prededente fu distrutta da un atto vandalico fascista)

IL RESTAURO 
 Lavori di restauro alla Rocca
La Rocca restaurata.
 Ora la Rocca è stata restaurata, manca il faro, qualcuno ha chiesto che sia istallato. Chissà se il faro del Duce tornerà ad illuminare la Romagna?


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